10 febbraio 2008

Voci dei gamers: No More Heroes "tagliato" in Europa

Delusione e sdegno dall'europeo Cyberspazio (e non).
Questo il mio atto di denuncia.
(di Luigi Marrone)

Voci dall'Europa. Voci di giocatori delusi. Voci di giocatori adulti.
Voci di chi aspettava in trepida attesa, Wii-mote alla mano, di poter entrare senza veti di sorta nel mondo gore stylish di No More Heroes.
Ma questa volta non é censura. Si é trattato semplicemente di una scelta di Rising Star Games, distributore di No More Heroes in Europa. Il gioco dell'istrionico Goichi Suda, già burattinaio dell'insano Killer7, uscirà fra pochi giorni qui in Italia, ma si presenterà col vestito pulito, senza sangue e con elementi gore/splatter rimossi. Al posto del copioso liquido rosso vi saranno sbuffi polverinici nero seppia e monetine sonanti alla Sonic. Fra i tagli la totale sparizione di arti spezzettati dalla spada del Travis protagonista, niente decapitazioni e chi più ne ha...
Insomma, un vero peccato. Il senso di disdetta é grande, poiché la line-up Wii si sarebbe arricchita di una esclusiva ibrida e prestigiosa, irriverente ma autoriale quanto un prodotto myamotiano, no Playstation, no Xbox, only for Nintendo Wii.
Fra smentite e cambi di fronte, le dichiarazioni del Suda51 sono risultate (opportunisticamente) contrastanti. Dal principio doveva essere la versione Europe e Japan quella "originale", secondo la sua visione iniziale, mentre quell'americana fungeva da "mero" contentino per gli americani a caccia di violenza digitale.
Puttanate, ovviamente. Lo stesso Suda, durante le fasi di sviluppo di No More Heroes aveva espressamente dichiarato di stare producendo un gioco più violento di Manhunt, più splatter di Kill Bill e più disturbante del fu Killer7.
Durante l'uscita americana di No More Heroes il Suda51 si é invece presentato alla prima di lancio affermando che la sua versione Integral era ovviamente quella America, non Japan or Europe.
Qui di seguito alcune voci cyberspaziali, fra le oltre cinquemila firme, che provengono dalle liste per la petizione contro l'assenza di sangue in No More Heroes. Alcune sono calde, appassionate, illuminanti fra l'ideologico e lo sconforto ludico, altre sono frammentate, timide, di chi spinto dalla delusione nel sentire violato il proprio ardore videoludico ha deciso di parlare.
L'importante é che si tratta di voci dalle masse, di chi i videogiochi, col sangue o meno, li ama e li vive.
Senza mai pensare di dovergli spezzare le ali.
La petizione é ormai chiusa, con la Rising Star Games che ha (ovviamente) ignorato il totale dissenso.
Si, No More Heroes in Europa risulterà completamente dissanguato.

La traduzione liberissima é la mia.
La Vox Populi invece é tutta nostra.


"Un gioco gore che si rifà alle pellicole di serie B ma che non presenta sangue... non é un gioco gore... andasse a cagare No More Heros, che possa perdere un sacco di acquirenti..."

"Che stupida decisione. Avrebbe venduto molto di più con la presenza di sangue. Gli acquirenti europei non dimenticheranno tale decisione"

"Gli effetti sono cosi irreali che non aveva senso censurarli. Dagli ultimi screenshots il gioco aveva assunto una forte personalità manga, ora invece col fumo nero e le monete potrebbe essere assimilato a qualsiasi altro gioco. Sonic, ad esempio..."

"Anche un gioco é arte, e nessuno può giudicare come l'arte dev'essere fatta"

"Trovo un insulto il fatto che stiate rilasciando un gioco in queste condizioni quando gli americani avranno la versione completa. Credete che la popolazione europea non é abbastanza matura per questo tipo di gioco?!"

"Siamo adulti, non trattateci come se non sapessimo pensare da soli! - Esistono già un mucchio di giochi Wii per gente che non vuole vedere violenza! Per favore lasciate che i giochi siano distribuiti cosi come i creatore li hanno pensati, invece di censurare qualcosa a cui voi non avete contribuito a creare sin dall'inizio!"

"Cosa? Voi pensate che semplicemente togliendo il sangue da No More Heroes lo trasformerà in un gioco per bambini? Lo priverete solo del pubblico per il quale il gioco é destinato, un pubblico maturo che tollera perfettamente questo tipo di effetti gore (abbastanza divertente visto il tono del gioco), cosi come saprebbe apprezzare tutti gli altri elementi di gioco non censurati"

"Vogliamo il gioco originale, salviamo gli ideali!"

"Perché non mettere una opzione SI/NO per il sangue? Era la cosa più semplice!"

"Non riducete la visione dell'autore, per paura o correttezza politica"

"Ma Perché é sempre l'Europa a dover scontare simili cose?"

"Codardi! Non voglio contribuire al mercato di una compagnia che attua l'auto censura senza motivo! Niente soldi per voi! Suda, mi spiace"

"Parental Locks erano presenti nei giochi molto tempo fa. Cos'é accaduto? Se un gioco dev'essere censurato (e non riesco a pensare ad un singolo caso nel quale un gioco sia stato censurato di tutta la sua violenza), basta aggiungere una opzione al gioco che disabiliti la modalità senza sangue! Tutti sarebbero felici e la società non farebbe passi indietro verso quei giorni in cui esisteva la mancanza di libertà d'espressione. Non sto dicendo che la violenza produce giochi migliori, ma che gli sviluppatori la includono per una ragione. E tale ragione dovrebbe essere una scelta che solo gli sviluppatori dovrebbero prendere."

"Se il gioco non presenterà sangue come i primi video mostrati, non lo acquisterò. Quando le terze parti noteranno le scarse vendite di questo gioco, Rising Star sparirà poiché nessun'altra compagnia crederà in loro per distribuire giochi. E' patetico, dovrò acquistare la versione americana. Davvero, se si fosse trattato di piccole cose... ma tutto il gioco é censurato, i nemici esplodono in pixels, patetico. Non fraintendetemi, non sono un amante del sangue, ma odio quando in Europa non giungono versioni originali dei giochi, come Budokai Tenkaichi 2 che gira a 50Hz e Mario Party for Wii, ad esempio. Se Rising Star Games vuole un futuro, deve ripensare questa censura in Europa..."

"Dovremmo avere il diritto di scegliere come giocare un gioco che abbiamo pagato tanto quanto gli altri paesi. Invece pago lo stesso prezzo per contenuti che da noi non sono presenti. Una cosa vergognosa".

"Sono lieto per la censura di No More Heroes! Altrimenti uscirei di testa e potrei tagliare persone in 2 con la mia katana laser vinta ultimamente on line! Grazie!"

"Al tempo Capcom non ebbe problemi a rilasciare Kiler7 così com'é. Voi invece siete cosi orgogliosi di avere un gioco Suda che l'avete menzionato in qualsiasi conferenza stampa. Ma non avete scrupolo a pubblicare il gioco cosi com'é. Rising Star Games, voi siete una disgrazia. Rilasciate NMH nella versione integrale o noi videogiocatori faremo in modo che non ci sarà più nessuna stella per voi..."

"Non state censurando la violenza, state censurano l'Arte. Una delle peggiori cose che si possano fare".

"Incrementerà la convinzione che l'Europa sia la seconda scelta del mercato..."

"Non sono un ragazzo! Non insultatemi!"

"Perché pubblicare un gioco se non avete il coraggio di rilasciarlo integrale?"

"Anche se la violenza non é una delle cose che preferisco nei videogames, preferirei che voi non alteraste lo spirito di "No More Heroes", cosi come é stato inizialmente concepito dagli sviluppatori. Per favore, lasciate che vi sia il sangue. E' una forma di rispetto verso i giocatori che lo aspettano da tanto e verso i team che vi hanno lavorato"

"E' ovvio il motivo per cui Rising Star ha tagliato il gioco. 1 - Non vogliono pagare la tassa per avere un gioco con la certificazione d'età. 2 - Sperano di vendere più copie ai ragazzini. Idioti, tutti loro"

"E' una stupida misura! I film violenti fanno molta più presa sui giovani che non i videogiochi! Ve lo dice un assistente di Psicologia! Leggetevi Leyens, Camino, Park e Berkowitz (1975). Ma dubito che questa petizione cambierà qualcosa".

"In un solo giorno 4000 firme? Dimostra quanto ci teniamo, no?"

"Vi prego, non discriminate l'Europa"

"No More Interest"

"Abbiamo il sangue in Resident Evil 4 per Wii! E' un gioco per adulti! Vogliamo NMH col sangue! Per giocatori adulti!"

"Penso che siamo arrivati alla frutta con questa censura. Penso che finalmente noi videogiocatori europei dovremmo giocare i videogiochi cosi come sono stati creati! Vi prego, non deludetemi Rising Star!"

"Dopo aver visto le versioni censurate e non del gioco, devo dire che quella originale é di gran lunga migliore. Più viscerale. E vedere gente tagliata in 2 é sorprendentemente ironico e divertente! Ho più di 18 anni e sono vecchio abbastanza per essere libero di scegliere ciò a cui più desidero giocare. Io voglio giocare la versione senza censure del mio Wii PAL. Rising Star Games, vi prego, prendete in considerazione la versione integrale prima del verdetto della BBFC! Se non passerà l'esame avrete la versione alternativa già pronta, che sarà indubbiamente presa più in considerazione, ma vi prego, date all'originale una possibilità!"

"@publishers: vi rendete conto che voi inducete i giocatori "legali" fra le braccia dei pirati e del modchipping? Chi acquisterebbe una versione edulcorata? Rifletteteci, sono dei vostri soldi che si parla, che andranno nelle tasche dei produttori di chip moddati. E' una vostra scelta"

"Proteggere i bambini contro i contenuti adulti dvrebbe essere una responsabilità di GENITORI e RIVENDITORI, non di chi opera la censura. Anche noi adulti giochiamo ai videogiochi."

"E' un atto totalitarista! Quale parte integrale dell'opera, nessuno ha mai pensato di togliere la violenza dal Guernica di Picasso!"

"I videogiochi sono molto più costosi in Europa che in America e noi dovremmo giocare una versione edulcorata? Andate a..."

"La scelta agli acquirenti, non alle corporazioni!"

"Il gore stylish dei manga é parte del design artistico di questo gioco. Se lo censurate organizzeremo un boicottaggio massivo per questo prodotto. Non vogliamo comprare prodotti d'arte incompleti. Non dite che non vi abbiamo avvertiti. Senza gore perderete milioni di vendite. Grazie. "

"Abbiamo i controlli parentali per la censura, non c'é bisogno che voi la facciate per noi"

"Mostrateci che Rising Star Games crede nei diritti degli adulti e nei giochi quale forma d'arte, non mostrate la vostra paura iniziando a censurare videogiochi!"

"La maggior parte della gente vuole questo gioco come ideato da Suda-san. Il sistema di rating e il supporto delle terze parti é uno scherzo, NON é un problema Nintendo, NON é un passo falso di Suda51, io DO LA COLPA A COLORO CHE SOTTOSTIMANO IL SENSO CREATIVO DEGLI AUTORI (...). Vorrei tanto che le vostre scelte abbiano qualche senso, ma ho sognato una Beam Katana piombare sulla vostra ignoranza e sul vostro moralismo..."

"Cara Rising Star, spero davvero che decidiade di non rilasciare una versione sottotono e artisticamente povera per cui altri hanno lavorato. Sarebbe un modo ignorante e irrispettoso di trattare i videogiocatori..."

"La censura, in qualità di essere umano adulto, é qualcosa per me discriminante. Sono maturo, libero e insisto nell'affermare che sta a me decidere se giocare giochi violenti o meno. Non dovrei essere punito a causa di genitori e rivenditori che non seguono la raccomandazione d'età sui VG. La censura é una violazione dell'arte di un artista. Mostrare sangue non é un crimine, e la libertà di parola e di pensiero sono fondamentali per la democrazia e la libertà in sé. I giochi sono finzione, la censura invece é reale, e crea molto più malcontento di un gioco violento."

"Anche gli adulti giocano con i sistemi Nintendo!"

"Esiste una ragione per cui ci sono gli indici d'età per i videogiochi. NMH é chiaramente per 17 o 18+. Vi é anche il controllo parentale in tutte le console di nuova generazione. E abbiamo anche l'opzione per settare il livello di violenza, nei videogiochi. Queste misure esistono per prevenire che i ragazzini comprino determinati giochi. Se qualcuno di loro fa esperienza di un certo tipo di gioco, é responsabilità dei genitori/rivenditori/acquirenti, non dei game designer. Censurando il gioco, la BBFC (dovrebbe cambiare nome da quando tratta anche i videogiochi) distorce completamente la visione dei creatori e dei team di lavoro. Si tratta di qualcosa anti-democratico e anti-sociale. Specialmente per il fatto che sangue e violenza sono presenti ovunque, nella vita reale, nei film, nei documentari, nelle cronache... E' davvero triste nell'era in cui viviamo assistere all'arte che viene censurata..."

"Grazie tante, Rising Star senza palle! Avevo intenzione di comprare un Wii per questo gioco. Lo prenderò d'importazione, e darò i miei soldi a Ubisoft. Se NMH sarà tagliato, non vedrete un centesimo da me..."

"Nell'era odierna trovo incredibilmente ipocrita che mentre i videogames trascendono nella cultura popolare mainstream e vengono analizzati quali medium artistici, essi sono al contempo censurati assumendo forme lontane da feeling originario dei creatori. Esistono giocatori maturi desidrosi di giocare NMH come originariamente concepito..."

"Non sono un assetato di sangue, ma nei giochi di Suda51 il sangue é una presenza stilistica. Nei suoi giochi il sangue concretizza lo stile visuale come le texture fanno per qualsiasi altro gioco. Senza, sarà incompleto. E inoltre, il sangue mostrato é esageratamente caricaturale, e perde qualsiasi corrispondenza con la realtà"

"Che razza di mondo é questo dove le creazioni culturali vengono censurate? La storia ha più volte dimostrato che la censura non é la soluzione! Insegnare alla gente a pensare rettamente farà in modo che del sangue virtuale non ferisca nessuno"

"Volete che questa industria cresca? Prendetevi i vostri rischi allora! Certo che é vergognoso che qualcuno come Suda51 abbia optato per un publisher cosi conservatore!"

"Vi prego, non cominciate a fare dell'assenza di sangue una censura regolare, non vi é alcuna ragione (a parte i genitori spaventati dalla roba che i figli guardano ogni giorno in tv)"

"In qualità di venditore, anche se non é espressamente indicato, sarò il primo a far sapere agli acquirenti che si tratta di un prodotto censurato..."

"SONO ADULTO! VOGLIO UN PO' DI MARIO E UN PO' DI GRAND THEFT AUTO! BASTA CON LA CENSURA!"

"Perché é ok visionare film sul grande schermo come SAW e HOSTEL, venduti nei supermarket e che giungono in Europa senza censura, mentre titoli di nicchia come questo devono essere pesantmente censurati? Conosco le raccomandazioni BBFC e PEGI per prevenire la visione di certi contenuti ai ragazzi al di sotto di una certa età, ma sapete, alcuni di noi non sono più ragazzi, e credo che siamo tutti abbastanza dotati di senso comune per sapere che l'uccisione casuale o la guida spericolata sono fra le cose più stupide da fare nella vita reale. Vi prego, cercate di capire che le atrocità come quella ad Erfurt e alla Columbia High School accadono poiché vi sono retroscena sbagliati, a livello sociale e mentale, nella vita di qualcuno. E non perché si fruiscono certi tipi di media".

"Se censurano questo videogioco, vuol dire che il mercato nuota davvero in cattive acque..."

"Voi fate abuso di potere! Se avete la classificazione +18 non potete forzare gli sviluppatori a censurare il gioco! Non siamo più al 16° secolo!"

"Scusate, ma non era Nintendo che affermava di voler sdoganare l'antica concezione di videogioco per bambini ampliando l'utenza? Cos'é accaduto a coloro che sono cresciuti? Dubito che molti ragazzi sotto i 18 anni siano attualmente interessati a questo gioco... e i ragazzi non sono certo il target demografico di NMH..."

"Sono un videogiocatore americano, ma credo che differenti versioni del gioco per stati differenti sia semplicemente ridicolo. Se la rimozione del sangue dal gioco era per soddisfare un principio di marketing (i giocatori europei acquisteranno maggiormente il videogioco se c'é più sangue) allora sarebbe tollerabile. Ma censurare un gioco per evitare controversie e casini col rating é senza senso..."

"La censura é una questione soggettiva. In questo caso una corporazione ha deciso per tutti noi, ma mai l'interesse pubblico dovrebbe risultare schiacciato quello privato..."

"Parecchia gente che acquista giochi oggi é adulta ed é cresciuta con i videogiochi sin da bambino. Credo che abbiano tutto il diritto di decidere se acquistare o meno un gioco contenente del sangue digitale. Se sei genitore, e non vuoi che tuo figlio giochi con certi contenuti, assumitene la responsabilità. Ovviamente i venditori dovrebbero sempre verificare se l'età dell'acquirente é legittima per un determinato contenuto. E' la stessa cosa per l'alcool e le sigarette, presumo. Spero che gli adulti possano continuare a giocare come pensato dai creatori di videogiochi, senza interferenze autoritarie che attuano controlli arbitrari decidendo cosa é tollerabile e cosa non ".

"E' paura quella che sento? Andiamo, Rising Star, sei stata creata per far godere di giochi popolari giapponesi, come avete notificato nel 2005. E adesso? Fateci godere delle idee di Suda!"

"Trauma Center per Wii mostra il sangue ma non é stato censurato!"

"In un gioco completamente astratto e senza alcun contatto con la realtà come No More Heroes discutere sulla presenza di sangue è fuori da ogni logica"

"Anche senza sangue NMH é un gioco violento e maturo. Rimuovendo il sangue non cambia nulla... perché dunque?"

"Per decadi siamo stati considerati abbastanza adulti per il sangue e la violenza nei videogiochi, come per gli altri media d'intrattenimento. Ora invece, in un mondo di "violenza legale" (intendo le guerre) siamo trattati come bambini. E' sempre triste quando la gente del settore, che non dovrebbe cedere all'isteria, decide di rinunciare".

To be continued?

6 febbraio 2008

Il Mercerianesimo di Philip K. Dick e i Videogiochi

Le piattaforme di gioco sono scatole empatiche
(di Luigi Marrone)

L’umanità ha bisogno di maggiore empatia”.
Titus Corning, Segretario Generale delle Nazioni Unite.
da Blade Runner di Philip K. Dick – P.82 – Fanucci Editore - 1996

Il Mercerianesimo è la traduzione adottata da Riccardo Duranti, traduttore di Do Androids Dreams of Electric sheep? Di Philip K. Dick (Fanucci Editore – 1996) per il termine Mercerism. Duranti spiega che la similitudine morfologica con il termine Cristianesimo ne sottolinea maggiormente il carattere religioso più che politico/ideologico.
Ma cos’è il Mercerianesimo?
Si tratta di una sorta di pratica mistica, attuata mediante l’interfacciamento ad un dispositivo chiamato scatola empatica. Nella San Francisco descritta da Dick, non possedere una scatola empatica nel proprio appartamento, così come non possedere un animale di cui prendersi cura, è sinonimo di immoralità e anti-empatia. Tale considerazione è in primis una reazione alla disumanizzazione dilagante in una società costretta a respirare aria radioattiva, ad emigrare su Marte condividendo la vita con androidi-amici o restare a morire sulla Terra a causa di alterazioni genetiche.
La scatola empatica è composta da un dispositivo con due maniglie prensili e uno schermo di visualizzazione (semplice TV a tubo catodico, come specifica Dick): tecnologia barocca quindi, ma non per questo poco funzionale.
Protagonista assoluto è Wilbur Mercer, il personaggio proiettato dalla empathy-box.
Stringendo le maniglie e osservando le immagini sullo schermo, questo grigio e lacero vecchio, una sorta di Gesù Cristo per antonomasia, inizia la sua performance con una scalata dal regno della Tomba nel quale si trova, composto di ossa e polvere, verso gli irti pendii di un monte che, secondo le aspirazioni dei “connessi”, trasformerebbe l’esperienza della fatica di salire in estasi mistica, sublimazione del proprio potenziale ascetico ed infine realizzazione individuale e collettiva.
ANALOGIA - Le similitudini con le dinamiche di fruizione dei mondi ludici digitali è lampante: si continua ad osservare Mercer sullo schermo (un personaggio di un VG da noi non controllato) sino alla immedesimazione che inghiotte i contorni del nostro reale. I particolari dei nostri appartamenti sfumano, l’immagine audiovisiva risucchia l’utente e la televisione assorbe a tal punto la sua mente e il suo spirito da ripercuotersi sul piano fisico (Videodrome – David Cronenberg).
Ma per Wilbur Mercer difatti non è facile la scalata. Degli oppositori chiamati Assassini, una impalpabile e angosciante presenza identificata come il Male, lo perseguitano con pietre scagliate dall’alto, le quali oltre a rallentare l’ascesa gli procurano lividi e lacerazioni sul corpo. L’empatia con Mercer è talmente alta che gli stessi interfacciati alla scatola empatica accusano ferite reali negli stessi punti lesi di Mercer.

Ciò che risulta interessante è la dimensione mistica del Mercerianesimo. Il collegamento con la scatola empatica è in sostanza un momento di multiconnessione e condivisione spirituale nel quale è possibile “percepire” gli “utenti” connessi in quel momento, i loro pensieri, le loro gioie e i loro dolori quotidiani: la empathy-box diviene quindi una sorta di medium telepatico per la realizzazione di un conscio collettivo attraverso una comunione mistico-emotiva con l’Altro. Per il romanzo si tratta di una pratica di fusione rituale, per non sentirsi soli e farsi forza in una vita prossima allo sfacelo sociale: le similitudini con il sentimento di fede e le pratiche di preghiera di una comunità di credenti come quella cristiana sono innumerevoli.
Si può affermare quindi che la scatola empatica, mediante un Avatar catalizzatore chiamato Wilbur Mercer, sia un recipiente che svolge una funzione morale: raccoglie sentimenti, emozioni e stati d’animo trascendendoli dall’individuo singolo e trasmettendoli in condivisione ai linkati, contribuendo quindi ad uno stato cosmico-mistico di compartecipazione collettiva. Nel romanzo persino l’O.N.U. pare approvare, affermando che la fusione empatica del mercerianesimo riduce il tasso di criminalità rendendo i cittadini più consapevoli delle condizioni del proprio prossimo.
ANALOGIA - L’analogia con i computer-games è lampante: basti pensare ad una stanza multiplayer nella quale si è in chat, non necessariamente durante una sessione di gioco, la quale rende partecipi i linkati alla condivisione dei propri stati d’animo, sublimandoli e promovendo al contempo dinamiche di reciproca empatia (o meno). X-Box Live, il futuro Home di PS3, i MMORPG o i mondi persistenti come Second Life ecc... sono assimilabili a social network nel quale è possibile raccontarsi, mettere in circolo la propria personalità e non di rado confrontarsi/confortarsi su questioni esistenziali.
Un altro parallelismo è dato dalla longevità di Wilbur Mercer e gli Avatar dei Videogames. La caduta di Mercer nella fossa e il suo affrontare nuovamente la sfida della salita esalta la concezione di resurrezione dopo il fallimento, successiva alla morte simbolica e al Game Over prima di un’altra partita.
Nel romanzo di Dick Wilbur Mercer e la scatola empatica svolgono una funzione di equilibrio psico-sociale attuata grazie al lavoro sullo scoramento esistenziale degli interfacciati. Pur trattandosi di strumenti operanti in contesti psicologici differenti, i videogiochi, vissuti in single player o in cooperativa, oltre l'intrattenimento dispiegano momenti di scambio culturale e sublimazione di certi stati umorali nonché, nel caso di software ludo-didattico, strumenti per l’acquisizione di cognizioni utili sul piano pragmatico-reale.

Buster Friendly odia i Videogiochi. Una figura importante per l’economia del romanzo di Dick è lo show-man Buster Friendly, sempre pronto a ridicolizzare in video e radiofonicamente Wilbur Mercer e la scatola empatica. Verso la fine del romanzo Buster Friendly renderà pubblico lo scoop, rivelando agli attoniti spettatori che Wilbur Mercer non è altro che un vecchio attore alcolizzato, filmato alcuni anni prima in uno studio creato scenograficamente ad hoc mediante riprese che sarebbero poi state utilizzate da una fantomatica emittente per creare il contenuto della scatola empatica, dando così vita al mercerianesimo.
Wilbur Mercer è quindi una sorta di programma televisivo proiettato della scatola empatica, un palinsesto mono-tematico composto da tanti brevi film dal semplice potere suggestivo che in sé non possiedono nulla di mistico.
Dopo la rivelazione gli adepti del mercerianesimo sono sconvolti poiché, come si legge a pag. 77: Wilbur Mercer non è un essere umano; si tratta evidentemente di una entità archetipica proveniente dalle stelle, sovraimposta alla nostra cultura attraverso una specie di matrice cosmica…Buster Friendly gode quindi nel ridicolizzare la dipendenza religiosa degli umani da una manipolazione tecnologica esterna. Egli delegittima Mercer e il mercerianesimo (nonché l’aspetto religioso che esso ha assunto) a causa della mera finzione scenica (e i VG sono finzione digitale). La scatola empatica crea semplicemente un'allucinazione consensuale mediante immagini e suoni, nascondendo la natura di costrutto artificiale dei contenuti proiettati.
Ma ciò che infine viene dedotto dal romanzo è che in realtà Buster Friendly teme Mercer poiché, non avendo la sensibilità e l’empatia necessaria per fondervi, egli rappresenta la minaccia che rammenta a lui ed altri come lui una piccola ma importantissima cosa: di non essere umano. Lo show-man Buster Friendly è di fatto un Androide – un organismo sintetico, una entità segnata dalla mancanza di una qualità umana per Dick fondamentale: l’empatia per il prossimo.
ANALOGIA - Buster Friendly gioca il ruolo giocato dagli attuali detrattori delle esperienze ricavate dalla fruizione dei contenuti videoludici. Egli assume la figura dei Ministri, dei critici d’Arte non-videoludici e degli integralisti inveterati (gli Assassini, il Male culturale per il medium), vale a dire tutti quei soggetti androidi verso il VG e il videogiocatore in quanto cronicamente incapaci di empatizzarvi, sempre pronti a liquidarli astiosamente con l'inettitudine di chi è avulso nel compiere il minimo passo per comprenderli. Si tratta purtroppo di un deficit strutturale, di una carenza che richiederebbe un innesto culturale difficile da attuare.
Ciò induce a riflettere sull'ambiguità di un integralismo che tende costantemente a minimizzare la rilevanza dei VG sulle emozioni umane risultando però sempre pronto a scagliarvisi contro temendone la ripercussione sul piano sociale (a causa di presunti modelli operativi ed influenti sulla psiche).
Il sentimento è comprensibile: d’altronde Wilbur Mercer causa fisicamente agli altri ciò che accusa fisicamente egli stesso, quindi…

In realtà Mercer rappresenta l’elevazione del cyberspazio sulla vita, del nostro cyberspazio interiore, vale a dire lo spirito umano. Così come afferma il protagonista a proposito di Mercer nelle ultime pagine del romanzo: “E così è questo che Mercer vede (…). Vita che noi non riusciamo più a vedere; vita sepolta con cura fin quasi alla fronte nella carcassa di un mondo morto. In ogni più piccolo granello dell’universo probabilmente Mercer riesce a vedere la vita invisibile. Adesso lo so. E una volta che ho imparato a guardare attraverso gli occhi di Mercer, magari non smetterò più”.
Come a voler dire che una volta che s’impara a giocare, o si vede il divino, magari non si vuole smettere più.
E' chiamata vita invisibile quella vita che non si vede, ma che è operativa singolarmente in ogni essere umano. Poterla sentire, fondendo la propria a quella altrui, dando vita ad una spiritualità collettiva potente, ad un comune cyberspazio interiore, dall'interno all'esterno e viceversa, è ciò che inconsciamente attuiamo nell’interfacciarci alla Rete, ogni volta che siamo connessi, ogni volta che entriamo in una stanza condividendo il nostro tempo su XboxLive, Home, Second Life, ecc…

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, forse, è davvero di reciproca empatia.
Philip Kindred Dick potrebbe aver ragione.