tag:blogger.com,1999:blog-36404015.post3757922281991266179..comments2019-11-14T08:40:59.413+01:00Comments on E-Self Electronic Self: La console unica: una questione di accessibilità culturaleLuigi Marronehttp://www.blogger.com/profile/09032443670512082122noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-36404015.post-53521799261437988852012-11-07T09:05:34.310+01:002012-11-07T09:05:34.310+01:00Ha affrontato il dilemma del videogiocatore/fruito...Ha affrontato il dilemma del videogiocatore/fruitore da un angolo di visuale interessante,ossia quello dell'accessibilità dei titoli da una piattaforma comune. Certamente condivisibile, così come la questione dei prezzi esosi che vogliono un videogame da console aggirarsi intorno ai 70€ al momento dell'uscita, in edizione regolare. <br />Ciò di cui parlò Mario Morandi è realmente in progettazione, ma necessita di VERA banda larga per le connessioni:<br /><a href="" rel="nofollow"> il cloud computing di Nvidia </a><br /><br />Nel frattempo, sulle macchine Microsoft, Sony e Nintendo di ultima generazione (soprattutto nel caso di Sony), il parco titoli appartenente alle console delle generazioni precedenti è in parte recuperato e talvolta rinvigorito nella grafica (riadattando le texture al widescreen e alla fruizione in HD). Ed il tutto è acquistabile dagli store, dunque direttamente online. Interessante è notare come in poco più di un anno, per la prima volta nella storia dei videogames, l'esperienza dell'intrattenimento portatile abbia assunto toni veramente importanti, al punto tale da portare perfino smartphone, tablet e handheld console al livello hardware delle console di ultima generazione. Ciò ha talmente condizionato il mercato da far si che quegli stessi titoli (sebbene non sempre coi prezzi allineati agli altri giochi mobile), prima disponibili solo sulle vecchie console, poi disponibili sugli store dei brand che ne avevano la licenza, ora si trovino su dispositivi portatili di larghissima diffusione, indifferentemente dalla piattaforma alla quale appartenevano precedentemente. Anzi, stiamo cominciando a notare oggi una serie di spin-off e serie nuove prodotte proprio dalle case di sviluppo di serie di successo che prima erano esclusive di una sola console! <br />Sebbene questo pparentemente appaia in contrasto con l'esperienza di gioco mobile (il casual gaming, l'intrattenimento, la mini-missione od il mini-gioco, il puzzle od il gameplay semplice ed immediato con salvataggi frequenti nel caso di platform e giochi d'azione - questo è sempre stato il mobile gaming fino ad oggi), l'interesse delle case produttrici nei confronti di questi dispositivi è crescente, e lo sviluppo di nuovi titoli si amalgama, influenza, e lascia influenzare, i e dai giochi che prima erano destinati al solo intrattenimento. Esattamente così come abbiamo già visto per le console casalinghe, sempre più a disposizione nei confronti di giochi casual, di eventi quick-time, di missioni brevi, di DLC (il gioco a puntate), di sequel, di accessori per il party gaming o semplicemente l'alternative gaming.senza codahttps://www.blogger.com/profile/10253609907812138239noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-36404015.post-56471502335804787522008-06-25T01:59:00.000+02:002008-06-25T01:59:00.000+02:00Ciao Mario, ti ringrazio molto per la lettura. Eff...Ciao Mario, ti ringrazio molto per la lettura. Effettivamente ho tralasciato l'aspetto del remote-delivery in streaming, una delle possibili e tutt'altro che utopistiche soluzioni a favore della "piattaforma unica". Con gli attuali "nomi" a guerreggiare nel mercato non é difficile immaginare quanto lunga nonché fortemente ostracizzata possa essere la possibiltà del risolversi della questione, ma sarebbe un ambito doveroso da approfondire e speculare, sicuramente la migliore "probabile via di fuga" come giustamente sostieni tu.Luigi Marronehttps://www.blogger.com/profile/09032443670512082122noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-36404015.post-66722611276069782292008-06-24T13:13:00.000+02:002008-06-24T13:13:00.000+02:00Ah, bellissimo articolo, per i miei approcci spicc...Ah, bellissimo articolo, per i miei approcci spicci un po' diluito forse, ma completissimo. Sono per forze di cose d'accordo, sulla questione prezzo e "interesse verso più esclusive" ne parlavo giusto l'altro giorno a una pizza con altri gamer di vecchia data. Il cinefilo con 100 euro si piglia un lettore dvd e un pacco di filmoni, il cultore videoludico con quei soldi cosa ci fa?<BR/>Non parli (o mi è completamente sfuggito) della distribuzione online e della sua evoluzione (piattaforma universale per videogame trasmesso in streaming da una macchina remota?), l'unica probabile via di fuga da una situazione quantomeno problematica.Anonymousnoreply@blogger.com